12 novembre, 2007

CatfishPie al parco del Drago

Atmosfera di festa venerdì 9 Novembre al parco del drago di via Dante a Gemona, con Freedom Slaves e CatfishPie. Due cover bands, la prima di metallari appassionati di Iron Maden, la seconda rock, con in repertorio pezzi di Neil Young e Pearl Jam, di Pink Floyd, Beatles e Radiohead.

Niente di eccezionale, per carità, il classico bel concerto di paese in cui però, per una volta, invece che passare il tempo al bancone del bar a bere birre o a giocare a calcetto, almeno ti vedi i tuoi amici che suonano lì e per una volta il locale con un po' di gente in più (pur avendo suonato fino alle 2.00 del mattino).
Complice la festa del formaggio che si stava svolgendo in paese, oppure il fatto che queste due band hanno davvero un loro seguito (in effetti, la settimana prima, a VillaFredda di Tarcento, a vedere i CatfishPie ci sono andati metà dei frequentatori del Music Bar del parco); chi può dirlo, di certo è stata una serata gradevole.
I Freedom Slaves a suonarci i pezzi degli Iron Maiden che da tempo non sentivamo,
tutti convinti sul loro muro di distorsione e piegati in due sulle loro chitarre, con un batterista che non perde un colpo. Bravi, e convinti: c'era perfino il
Killer in prima fila che quasi non credeva di poter sentire un po' di sano metal sot di Sant Antoni...

E poi i CatfishPie, tranquilli, tranquilli, con il loro repertorio fatto di canzoni che di solito si suonano in baita mentre si fa la griglia e si trangugia
un po' di bon vin... Sarà questo che li rende apprezzabili, poi a ciò ci aggiungi un super chitarrista che dirige l'orchestra e ti suona gli assoli che ti mandano in trance, un simpatico cantante che al microfono intona con passione quelle canzoni
senza stare tanto a tirarsela come fanno gran parte dei cantanti rock, senza nulla togliere allo scazzo del bassista. Una festa collettiva, via...
Oramai, possiamo quasi essere certi che al prossimo concerto dei CatfishPie ci sarà ancora quella'atmosfera sorniona, con lo stesso pubblico, gli stessi amici. Oh almeno, ci auguriamo che sia così.

Un caro ringraziamento a Pieri per la simpatica recensione!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Metal rules!
Incredibile sul serio poter ascoltare i Priest in un locale dove di solito il massimo del metallo è Gigi D'Alessio.
Comunque devo dire che anche voi, anche se non suonate gli Iron Maiden, non siete malaccio...
Killer

Unknown ha detto...

E qui tocca commentare anche a me! ;)
Bravi davvero ai CatfishPie, non ho potuto ascoltare tutto il vostro concerto perchè dovevo scappare, ma veramente avevo bisogno di un po' di Rock'n'Roll dopo essermi spappolato le orecchie! (e le dita, mica facili farli bene alcuni passaggi di Master of Puppets)!
Grazie a voi per averci fatto dividere il palco, certo un po' stonavamo in mezzo a tutte quel plexiglass, ci voleva qualche borchia in più!
Conto di rivederci presto, Mandi!

David Bressani www.freedomslaves.it