Il titolo nasce da una storpiatura del libro Giorgio Scerbanenco: "I milanesi ammazzano al sabato".
Da grande patito degli Afterhours non potevo fare a meno di acquistarlo :)
Come ogni loro disco sono necessari un paio di giorni per ascoltarlo intensamente, comprenderlo e farselo piacere. Devo dire che questo album mi ha lasciato molto stupito e soprattutto soddisfatto.
Tutte le canzoni sono suonate magnificamente, con una tecnica eccezionale e molti arrangiamenti ben studiati (molto si deve agli ultimi due arrivi Enrico Gabrielli e Roberto Dell'Era).
Come dicevo ad un amico questo disco rappresenta l'evoluzione Afterhours in tutti i sensi; un nuovo stile che però ripercorre tutta la loro storia, dei suoni fantastici presi in giro per il mondo e derivati da collaborazioni come quelle di Greg Dulli (Afghan Whigs, Twilight Singers, Gutter Twins), Stef Kamil Carlens (dEus, Zita Swoon), Cesare Malfatti (La Crus, Amour Fou), Brian Ritchie (Violent Femmes), John Parish (musicista e coproduttore di parte dell'album, già produttore di PJ Harvey).
Si possono notare, a mio avviso, influenze degli Afghan Whigs, dEus, Pixies, e oserei dire perfino alcune sonorità dei Rage Against the Machine....:)
Ci sono inoltre canzoni che a livello di suoni mi ricordano le vecchie perle degli After (ad esempio "Orchi e streghe sono soli" con i suoni di "Ossigeno"), di canzoni di "Germi", di "Non è per Sempre", di "Ballate per piccole Iene" e fratelli.
Questo sta a significare che gli After sono sempre originali ed in evoluzione ma rimangono 'fedeli alla linea', ovvero tutta la loro esperienza musicale qui si sente e la si può rivedere negli anni ascoltando tutto il disco.
Oltre a tutte queste cose, in questo album spiccano molto la batteria, la quale risulta molto ben studiata e sempre intensa (grande Giorgio) ed anche le seconde voci, che sono curatissime e fantastiche, un vero punto forza del disco.
Le mie canzoni preferite (quasi tutte):
- "Pochi istanti nella lavatrice"
Una canzone con un tiro eccezionale, un ritornello che dice tutto (e anche di più
vista la sottile allusione allo stato vocale di Manuel). La canzone simbolo dell'album a mio giudizio.
- "Riprendere Berlino"
Il vero singolo per definizione, una melodia che rimane impressa dopo una frazione di secondo ma non come nelle canzoni stupide che sono orecchiabili e basta, senza singificato. Il testo è molto bello.
- "E' dura essere Silvan"
Molto simpatica e rockeggiante questa canzone, ogni volta che parte questo riff mi esalto. Sul testo e sul significato ci devo però ancroa lavorare :)
- "Tutto domani"
Il testo che preferisco, una canzone molto bella che sul ritornello fa veramente venir voglia di cantare e ballare.
- "Orchi e streghe sono soli"
Non c'è dubbio, la canzone per me più bella e melodica dell'album, una ninna nanna ben studiata e con un significato particolare per Manuel, immagino.
Queste le migliori ma bellissime anche: "Naufragio sull'isola del tesoro", "E' solo febbre", "Neppure carne da cannone per Dio", "Tutti gli uomini del presidente", in poche parole tutto l'album!
Fondamentalmente un album consigliatissimo, e non solo da me che sono un fan!!!!
Grandi Afterhours, ci vediamo sabato 17 maggio a Pordenone!!
