08 gennaio, 2009

La mia giornata no

Esatto, proprio una di quelle giornate storte in tutto...

In verità la giornata era partita anche in modo quasi normale...sveglia, colazione e via al lavoro... (dico quasi perchè per una certa questione non sono per nulla a posto con la testa ultimamente...e non solo con la testa).

Alle 9 circa però già quel poco ossigeno che ho in testa iniza a diventare tossico...
Pensieri che continuano a vagarmi in mente, pensieri brutti, persone molto lontane ed un mio rifiuto verso questa situazione.
Ho usato parole che non dovevo, rivolte alla persona alla quale tengo di più, preso da un attimo di pazzia per alcune cose sentite, che mi hanno letteralmente sconquassato l'anima e mi hanno ancor più fatto pensare a questa situazione già difficile di suo (come se non ci pensassi abbastanza).

A metà mattinata poi ripartono i dolorini fisici che pensavo essersi placati (piccoli fastidi che si dovrebbero risolvere in un paio di giorni), decido così di prendere mezza giornata per andare dal medico...

Appena sceso a Gemona il medico non si trova, irreperibile fino a domani, così tocca prendere ferie anche per la giornata di domani.

Rientro a casa, devo preparare un PC per un amico, installare linux, fare gli aggiornamenti e scaricare tutti i programmi necessari....
Terminata l'installazione scopro che la connessione Internet non funziona, faceva le bizze già dalla stipulazione del contratto; decido dunque di chiamare la Telecom, e da incazzato forte espongo i fatti....."Nel giro di 48 ore dovrebbe essere tutto ok, interverrà il tecnico in centrale per spostarla su un'altra linea visto che è stato parcheggiato momentaneamente su una linea lenta, in attesa di altre disponibili"...avrei voluto rispondere con un bel Vaffanculo, ma da persona educata faccio notare che sono tre mesi che pago un servizio che funziona a tratti...e per fortuna sono un informatico e non (capirete il perchè) un idraulico...

Chiamo il mio amico: "ascolta il PC è semi pronto ma gli aggiornamenti dobbiamo farli da te perchè da me la rete non va, ci sei per le 18?".
Risposta: "Stasera non ce la faccio, ci vediamo nei prossimi giorni"...

Decido così di dedicarmi ad altro, ho il lavello che spande, devo aggiustarlo. Attrezzi alla mano mi metto al lavoro; quasi alla fine dell'opera, per una mia mossa sbagliata, rompo il filetto di un tubo, il quale esce direttamente dal lavandino...impreco non so quale divinità e mi calmo...

Ora tocca cambiare lavandino e tubo, con guarnizioni annesse, dunque iniziamo a smontarlo anche se non ho l'attrezzo giusto (chiave a bussola), usiamo così le pinze....neanche farlo apposta scivolano le pinze e mi apro un dito, il quale inizia a sanguinare neanche fosse un'arteria sulle piastrelle circostanti....
cerco di nuovo di calmarmi...un po' d'alcool e cotone e freno la fuoriuscita del liquido vitale...
Finisco di smontare il rubinetto e lo poso a terra...mi siedo ed accendo una sigaretta...relax.

Voi direte, ma perchè non chiamare l'idraulico? No...dico io, sono testardo, voglio fare da me ed imparare, perchè sbagliando s'impara.
Ma mi rendo conto che poche cose mi vengono in maniera naturale, forse l'unica è riuscire a scrivere su questo misero blog, che considero sempre più un diario per i momenti bui.

Ora sono le 18...non ho più voglia di fare nulla per oggi perchè evidentemente qualcuno mi sta lanciando le sue maledizioni, o probabilmente ho la testa da tutt' altra parte...sì, è proprio così, non sono concentrato, ho pensieri solo per lei, la quale non mi rivolge più le sue belle parole e non so più nemmeno se mi pensa...

Voglio solo riposare, cercare di pensare il meno possibile (cosa che invece è impossibile) e stare tranquillo.
Dal medico ci andrò domani, il PC lo finirò domani, il rubinetto lo comprerò e lo aggiusterò domani...è una cosa sbagliata rimandare tutto a domani, ma oggi proprio è una giornata no...

Forse solo un po' di musica ora può ridarmi un minimo di serenità ed allegria...una musica nuova... :) Pearl Jam...Indifference...sì, la canzone giusta per una sigaretta e per scrivere queste quattro righe...

La cosa positiva è che scrivendo queste mie piccole disavventure sono riuscito a tranquillizzarmi, anche se il pensiero per lei rimane il primo ed il più saldo...